Quando sulla tua strada incroci un narcisista -può essere un coniuge, una persona cara, un datore di lavoro- te ne accorgi sempre troppo tardi, quando i problemi e la sofferenza hanno preso possesso della quotidianità.
La migliore soluzione sarebbe andarsene, scomparire in uno schioccar di dita, ma non è sempre possibile o magari non vuoi.
Quella che hai di fronte è un’impresa ardua, ma se la ritenessi necessaria perché può riguardare una relazione lunga e importante, i figli, un tuo parente stretto, o il lavoro che corrisponde a ciò che vuoi fare, avrai una forte motivazione a far funzionare le cose, almeno fino a quando non dovesse essere necessario interrompere i rapporti.

Prima di proseguire nella lettura, ti chiedo di prestare molta attenzione a un fatto.
Le cose di cui ti parlerò rappresentano una strada molto difficile da percorrere, che va sostenuta da una psicoterapia, e soprattutto non valgono per i narcisisti violenti per i quali è necessario un altro tipo di aiuto e un altro percorso.
Una strada a senso unico
Come ti ho parlato in un precedente articolo, il narcisista è sempre in attesa di un applauso, anche quando sta facendo una pessima figura o si sta arrampicando sugli specchi. Se lo aspetta, lo pretende. È totalmente concentrato su se stesso e questo gli impedisce di avere una relazione vera e intima con gli altri, anche se la desidera fortemente.
Prova a farci caso: quando hai bisogno, lui sparisce. Avrai provato più volte a parlare di te, chiedendo di entrare in sintonia con il tuo mondo, i tuoi problemi, magari riuscendo a interrompere uno dei suoi proverbiali monologhi, e proprio in questo istante scompare.
Si alza e se ne va, oppure cambia discorso, o si ricorda di qualcosa da fare. Se riesci a fermarlo, ha uscite tipo “non capisco cosa vuoi da me” o “queste sono stupidaggini…” e inizia a incalzarti con un monologo sui massimi sistemi nel tentativo di spiegarti come va presa la vita.
Tutto questo con un solo risultato effettivo: la tua mortificazione.
Per stare a fianco a un narcisista bisogna essere ben equipaggiati
Cosa succede quando giustamente provi a farti valere?
La comunicazione fallisce, anche se stai facendo del tuo meglio, e con il tempo inizi a trovare le tue responsabilità e le tue colpe, iniziando a domandarti:
- Cosa c’è che non va in me? Sarò masochista?
- Come faccio a essere così sciocca?
- Perché scelgo sempre persone difficili?
- Perché queste persone trovano sempre me?
- Perché non posso semplicemente parlare e dirgli…?

In sostanza, stare in relazione con un narcisista ti porta a lungo andare a sentirti in colpa per cose di cui non sei responsabile, a mortificarti, ad abbattere la tua autostima.
Tutto questo è molto pericoloso per il tuo benessere, per cui è importante che tu impari a gestire il suo comportamento critico, l’egocentrismo e la sua totale mancanza di empatia.
Occorre mettere a fuoco alcune cose: quali siano le sue responsabilità e quali i tuoi punti deboli.
Occorre che tu abbia chiaro gli schemi che lui ti attiva – soprattutto se legati ad atteggiamenti passivi e di sottomissione.
Su questi aspetti dovrai lavorare duro. L’ideale sarebbe un percorso personale rivolto a conoscerti meglio e fortificarti, con l’obiettivo di arrivare ad avere una mente salda e consapevole necessaria per affrontare questa relazione.
I problemi tra voi due non sono colpa tua
Partiamo da alcune premesse.
Non è tua responsabilità aiutare il narcisista o farlo cambiare.
Non è tua responsabilità se non ti offre la cura e l’attenzione che meriti e di cui hai bisogno.
Se non riesci a ottenere collaborazione e sintonia, non è colpa tua: tu non c’entri.
Quello che puoi provare a fare è:
- essere consapevole dei tuoi meccanismi e del fatto che non è colpa tua se le cose non vanno come dovrebbero
- fortificarti con un percorso personale
- e provare a rintracciare la sua disponibilità a mettersi in gioco, magari facendogli capire che il suo agire ti sta facendo allontanare.
L’idea di perderti può essere una buona leva per attivare nel narcisista il mettersi in discussione.Per aprire questo canale, però, oltre ad avere una mente salda e consapevole, è necessario capire bene chi è il narcisista.
Questo non significa diventare esperti del problema, studiando e documentandosi, ma riuscire a rimanere immuni ai suoi attacchi e allo stesso tempo sviluppare la capacità di guardare il mondo con i suoi occhi, di vivere le esperienze come fa lui, riuscendo a entrare in contatto con il bambino ferito e fragile che tenta di nascondere in primis a se stesso.

Aprire una nuova strada
Equipaggiarti, comprendere il narcisismo e avere chiara la distinzione tra colpa e responsabilità, ti possono aiutare a farti uscire dal meccanismo vittima-carnefice, ti fanno essere più ferma e solida e ti concedono di entrare in contatto con quel bambino arrabbiato che punta i piedi per ottenere l’attenzione che gli è sempre mancata.
Alla fine, se ci pensi bene, il narcisista ti può ferire laddove trova lo spazio emotivo per poterlo fare.
Se tu sai cosa c’è dietro all’adulto assente, freddo, poco empatico, se tu riesci a vedere il bambino addolorato e insicuro, allora potrai gestire anche l’adulto e la relazione con lui. Si tratta proprio di entrarci in empatia fino a provare vera compassione, così da portarlo a prendersi la responsabilità di fare qualcosa di diverso dai soliti schemi.
Un narcisista non sopporta di sentire in modo consapevole, ed è proprio quella invece la direzione che tu devi percorrere.
Come ho detto fin dall’inizio non è un’impresa facile: necessita di tempo, sforzi e duro lavoro possibilmente svolto con il supporto di uno psicoterapeuta -in questo la Schema Therapy si è rilevato un approccio molto efficace-.
Se però senti che la cosa ti sfugge di mano, che la tua autostima sta vacillando troppo, che il dolore che questa relazione provoca è troppo grande, il consiglio è di rettificare la rotta e valutare seriamente di allontanarsi.
Dott. Luca Giulivi
Nota bibliografica: una fonte di grande ispirazione per questo post è stato il libro “Disarmare il Narcisista” di Wendy T. Behary. Al di là di alcuni contenuti strettamente tecnici te ne consiglio la lettura se sei interessata all’argomento.
Se desideri approfondire puoi contattarmi, e se ti è piaciuto l’articolo puoi commentarlo qui sotto e condividerlo sui social.
Vorrei avere più chiarezza sui un uomo che sto frequentando, mostra insicurezza, e anche con gli approcci intimi noto questo, alternati a momenti di durezza, e aggressività… Vorrei insomma capire se ho a che fare con un narcisista o semplicemente un uomo ferito che cerca piano piano di ritornare ad avere fiducia, grazie infinite, Antonella
Buongiorno Antonella.
Non è semplice riuscire a inquadrare la sua situazione. Ci vorrebbero maggiori informazioni e una conoscenza approfondita. Non essendo possibile in questa sede mi limiterò a darle qualche indicazione.
Un narcisista è capace di far sprofondare una persona in una pesante spirale di insicurezza e paura. Potrebbe chiedersi come la fa sentire stare vicino all’uomo che mi descrive e per quale motivo ha deciso di scrivermi (diffidenza, preoccupazione o malessere?).
Se non si trova bene potrebbe esserle utile fare alcuni approfondimenti.
Un caro saluto.