Ci siamo.
Manca davvero poco all’inizio della scuola che quest’anno porta con sé tante domande e offusca il ricordo delle vacanze appena trascorse.
La scuola, oltre alla sua funzione educativa, è sempre stata di grande supporto per le famiglie per via del fatto che libera tempo da dedicare al lavoro e a se stessi.
Non avere più la certezza di questo supporto non è facile, fa sorgere molte domande e molte preoccupazioni.
“Durerà questa scuola?”, “Come mi devo comportare se a mio figlio cola il naso?”, “Come farò se dovesse chiudere di nuovo?”.
Queste sono alcune delle tante domande che quotidianamente mi giungono da genitori preoccupati e disorientati.
Il problema è che, al netto delle indicazioni, delle regole e dei protocolli che ci arrivano, di risposte non ve ne sono.
Non ci sono soluzioni preconfezionate, non ci sono scorciatoie.
Da uno psicoterapeuta probabilmente si pensa si possano ottenere delle risposte, a volte anche facili, quando invece il lavoro è proprio quello di trovare soluzioni partendo dalle domande più corrette, utili e funzionali al benessere.
Da psicologo e genitore mi sono domandato come affrontare al meglio questo periodo e vorrei riflettere insieme a te su alcuni aspetti, condividendo delle indicazioni utili.
Trova equilibri reali e smetti di cercare scorciatoie
Un’emergenza, per sua natura, porta degli squilibri rispetto a una situazione di normalità.
Concediti, e concedi agli altri, il tempo di trovarne di nuovi.
Con questo non intendo aspettare una soluzione definitiva, che cancelli tutta questa situazione e ti permetta di tornare alla vita di prima.
Per il momento è poco realistico e quindi poco d’aiuto.
È una scorciatoia che dovresti smettere di cercare.
Perché quindi non concedere agli attori in gioco, ad esempio genitori, insegnanti e medici, di trovare un modo di far funzionare le cose e permettere uno svolgimento il più lineare possibile dell’anno scolastico?
La scuola deve ancora iniziare a già stai cercando di risolvere problemi che devono verificarsi, prova a rifletterci.
C’è bisogno di sperimentare, volendo di sbagliare, ma credo che con la responsabilità di tutti si possa collaborare per trovare un modo di far funzionare le cose, non come prima, certo, ma attraverso nuovi equilibri.
Vivi nel tempo presente
Come ti ho spiegato in questo articolo, il significato della parola preoccupazione è: occuparsi di qualcosa prima che questo accada.
Quando ti preoccupi crei spazio per l’ansia e per altre emozioni, sensazioni e stati d’animo con cui può essere difficile convivere.
Per fronteggiare l’ansia potrebbe esserti molto utile imparare a vivere nel tempo presente.
Ad esempio, durante una giornata puoi provare a mettere l’attenzione su quello che stai facendo in un dato momento, esattamente quando sta succedendo.
Molte infatti sono le attività che facciamo con il pilota automatico, permettendo quindi alla mente di andare altrove.
Potresti anche provare a ritagliarti mezz’ora al giorno in cui praticare la respirazione.
Vuoi provare?
- Chiudi gli occhi e inizia a respirare profondamente col naso, senza fatica o affanno.
- Concentrati sul flusso d’aria che entra ed esce da tuo naso.
- Qualora dei pensieri o dei rumori ambientali dovessero distoglierti, riporta la tua concentrazione sul respiro.
È una pratica che necessita di impegno, concentrazione e costanza, ma che porta notevoli benefici nella quotidianità perché aiuta a viverla con profonda consapevolezza di sé, degli altri e del mondo, favorendo atteggiamenti più utili e funzionali all’equilibrio e al benessere.
Fai le cose amore
So perfettamente che sarà un periodo faticoso e doloroso, che probabilmente attiverà frustrazione, tensione, rabbia tra le varie parti in gioco – con partner, in famiglia, con la scuola, con i medici e nei rapporti sociali.
Il mio appello quindi fa riferimento alla parte più saggia di te.
Non pensare solo ed esclusivamente al tuo “interesse”, alle tue esigenze, alla tua ansia, per quanto sappiamo bene che non sia facile, e cerca di provare ad accogliere anche le istanze diverse dalle tue.
Si tratta sicuramente di un lavoro che ti porterà a guardarti dentro, che porterà a prendere in considerazione e a fare i conti con le tue parti faticose, ma se vorrai cogliere questa opportunità, che è nascosta sempre dietro una prova, ti porterà a trovare soluzioni creative, creare nuovi equilibri, crescere come persona.
Dott. Luca Giulivi
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