Secondo un proverbio Tuareg Dio ha creato i luoghi ricchi d’acqua perché l’uomo possa vivere, e ha creato il deserto perché possa trovare la propria anima.
Suona come fosse una poesia, profonda, e allo stesso tempo di una semplicità disarmante.
Splende, illuminando l’idea che la vita sia un viaggio difficile e bellissimo che vale la pena intraprendere. Se provi a farla tua, appare come una preziosa guida e ti accompagna fin dove inizia il deserto, perché il passo successivo tocca a te, ed è quello più difficile.

Un viaggio nel deserto viene considerato avventuroso.
Partire da soli, mettersi in cammino fino a perdersi in un luogo così arido e sperduto, è un’esperienza che molte persone non vorrebbero nemmeno immaginare. Il deserto infatti porta con sé un’idea di desolazione, abbandono, vuoto. Nonostante possa sembrare un luogo affascinante, viverlo significa porsi di fronte ai propri limiti e a svariate paure, tra cui quella della solitudine di cui oggi ti parlerò.
L’idea che hai della solitudine è importante
Come suggerisce il proverbio, prova ad accostare il deserto e la solitudine pensando di cogliere l’invito a viverla. Prova a sentire quanto sia difficile farlo, soprattutto perché l’idea di stare soli è spesso accompagnata da pensieri come:
- stare soli è triste
- non riesco a pensare la mia vita da single, ormai ho una certa età e rischio di non trovare nessuno…
- quella donna vive sola, sembra matta!
- viaggiare soli è terribile, non lo farei mai
- lo vedo spesso al cinema da solo, deve avere qualche problema
Queste e altre convinzioni sono parte di un modo di pensare comune, piuttosto diffuso. In realtà si tratta di pensieri irrazionali che hanno preso forma e sostanza nella società, ma non hanno alcun fondamento e spesso sono sbagliati. Sono solo la base dei pregiudizi attraverso i quali percepisci il mondo e le esperienze che fai.
Il primo passo quindi è capire che idea hai della solitudine, come ti fa sentire, che opinioni hai se provi a pensarci, cosa significa per te.

Ma l’uomo non era un animale sociale?
Lungi da me andare contro Aristotele.
L’idea della solitudine come una cosa positiva per lo sviluppo e il benessere non obbliga al fatto che debba trovare un luogo isolato, un deserto tutto tuo, andarci a tutti i costi a ritrovare te stesso. L’uomo è un animale sociale e il bisogno di stare con gli altri è tra i più importanti da soddisfare.
Tuttavia come per i bambini è molto utile vivere momenti di noia, anche mal sopportata, perché permette lo sviluppo della fantasia e l’ingegno, così in età adulta, sentire il bisogno di stare soli in alcuni momenti della propria vita è una condizione da accogliere perché porterà qualcosa in dono.
La solitudine è un vero e proprio esame di maturità
La vita può fornire molte occasioni per restare soli, alcune forzate, altre frutto di scelte. Ma com’è vivere la solitudine?
Se ti capita di associarla alla mancanza di qualcosa, a un vuoto, ad una assenza o se la tua felicità è legata al fatto di avere per forza vicino qualcuno, probabilmente stai vivendo un senso di incompletezza interiore che deve essere colmato.
Vivere la solitudine come una mancanza è il primo passo per non godere dei suoi benefici.
Se pensi che star soli sia da ‘sfigati’, o sia triste, farai di tutto per non sentirti così, ma baserai la tua scelta su una credenza errata.
La solitudine andrebbe vissuta con un senso di completezza perché significa concederti un po’ di spazio, da dedicare a te, in cui sentirti bene.
Un luogo sicuro in cui ritrovare la calma e sentire il reale desiderio di incontrare gli altri, affrontare il mondo.

La solitudine non è isolamento, ma opportunità. Essa può aprirti nuove strade, perché solo stando davvero bene solo con te stesso, potrai vivere bene con gli altri.
Solo affrontandola come una risorsa possiamo imparare a capire davvero quali siano i nostri bisogni sani e imparare a scegliere con cura anche un eventuale compagno di vita.
Se stare solo, invece, rappresenta per te qualcosa di negativo, di angosciante e di doloroso, significa che il modo di vivere le emozioni, o i rapporti con gli altri, sono la causa. È un segnale che qualcosa non va e forse è il momento di chiedere un aiuto.
Dott. Luca Giulivi
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Io convivo da più di dieci anni. Lei donna intelligente e mi adora. L’ho tradita per anni. Mi sono sempre sentito solo. Ora che l’ha scoperto ancora di più.