“La depressione è sentirsi come se avessi perso qualcosa, ma che non hai idea di quando o dove l’hai perso l’ultima volta. Poi un giorno ti rendi conto: quello che hai perso è te stesso”
-Cit.-
“Affrontare la depressione con i farmaci significa toglierle la parola e proibirsi di capire la sua verità“
-Umberto Galimberti-
Cos’è la depressione?
La depressione è un disturbo dell’umore conosciuto anche con il nome di male oscuro perché avvolge la vita di una persona in un buio sconsolante e carico di solitudine.
Spesso si sente parlare di male di vivere proprio perché la fatica, la sofferenza, i rimpianti, le angosce e i sensi di colpa riescono ad appropriarsi della quotidianità, rendendo la vita incolore a tal punto da sentirsi incapaci di provare emozioni piacevoli e gioiose, come congelati, isolati in un luogo senza tempo.
Come riconoscerla e Quando intervenire?
A tutti può capitare di sentirsi in un periodo particolare della propria vita, un po’ più stanchi, affaticati, privi di energie, ma laddove alcuni sintomi sono persistenti è utili porsi dell domande.
Il modo migliore infatti per affrontare la depressione in modo efficace è riconoscerla per tempo e non esitare a chiedere aiuto a un professionista per intraprendere una psicoterapia.
I segnali che potrebbero presentarsi e attraverso cui si può riconoscerla sono:
- Mancanza di energia e affaticamento
- Calo del tono dell’umore e mancanza di motivazione e interesse
- Problemi col sonno (insonnia o ipersonnia)
- Cambiamento del rapporto col cibo (diminuzione dell’appetito o eccesso smisurato di bisogno di cibo)
- Problemi di concentrazione
- Tristezza improvvisa e inspiegabile
- Isolamento sociale e tendenza a non voler uscire
- Sensazione di fallimento e di vuoto
Cosa ci comunica
La depressione ci sta comunicando che quell’inspiegabile senso di perdita, che sentiamo attraverso le emozioni della tristezza e della rabbia, riguarda la perdita di contatto con se stessi e con i propri bisogni.
Intraprendere un percorso personale quindi è il modo migliore per tornare ad ascoltare e a dare voce a quei bisogni inespressi.
La terapia cognitivo comportamentale, a differenza dei farmaci che mettono solo a tacere il sintomo, permette di intraprendere un lavoro su se stessi rivolto a ridefinire quegli aspetti che alimentano la sofferenza e a gestire il sintomo, in modo da tornare a riprendere contatto con se stessi e da ritrovare una maggiore serenità e voglia di vivere.
Se vuoi saperne di più, fare una semplice richiesta di chiarimenti sulla mia attività di psicoterapeuta a San Benedetto del Tronto e Bologna o prenotare un colloquio, non esitare…