Nel blog post di oggi ti parlo di ansia, di come condiziona pesantemente la vita e come può essere superata.
Da due anni andavo da uno psicoterapeuta con l’idea di migliorare, di dare un senso alla mia vita, evitare che questa fosse il duplicato conforme alle aspettative mie o di altri.
Tutto procedeva in maniera ovattata, senza scossoni o alcuna illuminazione, fino a quando ho iniziato a prendere decisioni importanti, una delle quali irreversibile: diventare genitore.
È arrivata l’ansia, mi ha preso e ha iniziato lentamente a governare le mie giornate. Il bisogno impellente era di non vivere il disagio, allontanarlo, cancellarlo.
Non isolarti, partecipa – mi ripetevo. Questa frase, estratta da un esercizio che mi aveva chiesto di fare il terapeuta, è diventata una specie di mantra per me, perché rappresentava l’esatto contrario di ciò che istintivamente viene da fare di fronte all’ansia: provare a combatterla o desiderare di fuggire.
Così ho iniziato ad invitare me stesso ad “esserci”, instaurare un dialogo con l’ansia, viverla.
Questi sono stati i primi passi di un percorso che mi ha portato a superare il problema e per questo penso che l’esperienza in psicoterapia sia il regalo più bello che mi sia mai fatto.
Questa è la testimonianza di Ludovico (nome di fantasia), che si è trovato di fronte ad un problema di ansia ed è riuscito a superarlo.
Quando l’ansia diventa un problema
L’ansia si presenta come un insieme di sensazioni, che vanno dalla preoccupazione alla paura, percepite come disagio, oppressione, fastidio.
Normalmente la sua funzione è di segnalarti che c’è qualcosa che non va in modo che tu possa valutare cosa fare, anche anticipando il pericolo stesso.
Ad esempio, se devi sostenere un esame o un colloquio di lavoro l’ansia può aiutarti a comprendere di quale livello di preparazione necessiti, favorendo così l’adattamento.
Esistono casi in cui però l’ansia perde questa sua funzione positiva perché il pericolo percepito non è reale e, non avendo di fronte qualcosa di tangibile, diventa un ostacolo. Ne percepisci la presenza, più o meno forte, e non riesci a darti una spiegazione.
Questo tipo di ansia diventa un problema perché arriva a invalidare la vita di chi ne soffre, provocando vergogna, senso di debolezza e un crescente bisogno di evitare qualsiasi situazione che l’attivi, che sia essa familiare, sociale, lavorativa.
Un viaggio lontano dal presente
L’ansia è una sensazione fastidiosa che tende a portarti via del presente, da ciò che stai facendo, sia esso un ragionamento, un lavoro o la spesa.
Soffrire d’ansia significa che qualcosa dentro di te si è attivato per segnalare un problema che però non riesci a identificare e fai caso solo al fatto che non stai bene perché in quel momento è difficile avere lucidità e consapevolezza per allargare lo sguardo.
Quello che senti qui ed ora è una sensazione opprimente, ma nello stesso istante la tua mente è in un “luogo” del passato (ruminazione) o del futuro (rimuginio), imprigionata da qualcosa di già accaduto, o che deve ancora accadere.
Imparare a comprendere cosa sta succedendo in te nel momento in cui provi ansia è importante perché può permetterti di affrontare e superare la situazione. Per fare questo è fondamentale riappropriarti del tempo presente in modo da “esserci”, “partecipare”, senza desiderare di spegnerla, combatterla o fuggire altrove.
Il primo passo da fare è smettere di vivere l’ansia come un problema e trovare un modo per accoglierla, in questo si sono rivelate molto efficaci tecniche di consapevolezza corporea, mindfulness e imagery, ma anche avvicinarsi all’esercizio della meditazione o la pratica yoga.
Allargare lo sguardo sulla tua vita: non isolarti, partecipa
L’ansia è un problema di questi anni caratterizzati da performance a tutti i costi, eccesso d’estetica, ritmi e velocità di vita poco sostenibili che hanno portato a considerare il proprio benessere in funzione di standard troppo elevati e di fronte ai quali è facile andare in affaticamento, provare frustrazione o deprimersi.
L’ansia non è un male da sottovalutare perché può essere anche l’anticamera di problemi ben più gravi, pertanto il consiglio è di non lasciar passare troppo tempo dall’insorgere dei sintomi e richiedere un aiuto.
I disturbi d’ansia presentano caratteristiche ed espressioni diverse tra loro, ma tutti sono accomunati da schemi disfunzionali che impediscono il benessere.
Questi schermi sono l’insieme della modalità con cui percepisci le emozioni, produci i tuoi pensieri, ti relazioni con gli altri. Sono automatismi di cui non si ha facilmente consapevolezza, perché appresi in età precoce, che hanno funzioni specifiche e rappresentano il modo in cui ti comporti, reagisci alle situazioni, approcci alla vita in generale.
Così, diventa importante l’idea di allargare lo sguardo.
Allargare lo sguardo sulla tua vita significa prendere atto e non giudicarti, significa essere nel qui e ora e fare un lavoro di consapevolezza, ma soprattutto, significa superare il problema che ti affligge.
Se parliamo di ansia, come in questo caso, allargare lo sguardo è un passo da compiere assieme ad una figura professionale competente, uno psicoterapeuta, che possa aiutarti ad uscire dal percorso battuto del sono fatto/a così, per uscire dalla dinamica che vivi tutti i giorni e che ti fa provare ansia, malessere, disagio e acquisire una chiave di lettura nuova e funzionale dei problemi e delle difficoltà, così da imparare a reagire diversamente, riacquisire serenità e tornare a vivere con gioia la tua quotidianità, proprio come ci ha raccontato Ludovico.
Dott. Luca Giulivi
Se desideri approfondire puoi contattarmi, e se ti è piaciuto l’articolo puoi commentarlo qui sotto e condividerlo sui social.
Salve è da qualche anno che soffro di stati di ansia dovuti principalmente dalla mia voglia di trovare una stabilità nel lavoro che faccio, è ogni qualvolta mi ritrovo a ripartire da zero ritrovandomi sempre nei stesso problemi (adattamento, stile di vita ), ritrovandomi sempre a dover rincorrere qualcosa, ed ora mi riesce sempre più difficile per una maledetta paura di commettere ancora errori. Ritrovandomi a sentirmi molto insicuro, comportando tutto questo anche una bassa autostima è abbandonando ciò che prima era la mia priorità (sport, tempo libero), ritrovandomi spesso e specie in questi momento a letto afflitto dai continui pensieri con una voglia di riuscire a cambiare ma nello stesso momento paura e vergogna di essere giudicato.
Spero di essere stato chiaro e che può in qualche modo indirizzarmi in un percorso nel ritrovare la mia serenità.
La ringrazio e spero che mi contatti presto.
Buonasera Antonio, intanto grazie per la fiducia riposta in me. Mi spiace per la sua situazione. Comprendo come si possa sentire e so quanto possa sembrare complesso, per chi c’è dentro, immaginare di uscire da una situazione così. In ogni caso, proprio perché credo che sia possibile superare un problema d’ansia, la inviterei a valutare un percorso di sostegno presso uno psicoterapeuta.
Non so dove abita, ma se vuole possiamo sentirci privatamente in modo che possa quantomeno indirizzarla al meglio.
Trova i miei riferimenti nella pagina contatti.
Un caro saluto.